Prendo in esame quanto sta succedendo nel gruppo 1 pic a day 2013 nato su flickr; il gruppo è sorto e si sviluppa attorno a un’idea la cui paternità non è definita dato che l’esperienza era già stata praticata in precedenza da più persone, in gruppo e/o singolarmente. Ho fornito altre informazioni sulla sua origine qui.
Ho intenzione di monitorare periodicamente eventi e apprendimenti per decidere sull’opportunità o meno di coltivare l’attività e la partecipazione.
Il gruppo è costituito da 48 utenti, ha caricato 470 fotografie o poco più, si confronta al momento su 6 argomenti di discussione.
Dopo aver mancato l’inserimento della foto del primo giorno, ho cercato di stare al passo con l’inserimento delle nuove foto; notando che, nello stesso giorno, una stessa persona inserisce più di una fotografia, entro in uno stato d’allerta perché la cosa mi disturba. Avendo sperimentato in prima persona di non saper decidere quale foto scartare, perché ispirata o coinvolta emotivamente a qualche soggetto o situazione catturata con un clic, dopo essermi guardata attorno, sono giunta alla conclusione che la soluzione che ho adottato è valida e razionale. Attraverso la selezione fra le diverse foto che in un giorno realizzo, inserisco nell’album personale le foto che mi piacciono e in un set specifico la foto che ho deciso di condividere per il giorno.
Quando confronto la quantità di commenti e di preferenze che i membri del gruppo ricevono con quella/e che ottengono le mie produzioni, mi sento frustrata. È allora che emozioni e sentimenti si fanno sentire con forza e sofferenza: sembra quasi che io sia ritornata bambina… Per andare oltre la delusione mi focalizzo sull’aspetto positivo del confronto, individuo la positività che un feedback positivo è in grado di procurare e cerco, al contempo, di attenuare la mia tendenziale parsimonia nell’interazione.
È per me utile bandire competizione e scoraggiamento, preferendo evidenziare quanto c’è di costruttivo nell’iniziativa e indirizzare le risorse verso questa direzione, sapendo che posso imparare da chi si trova ad un livello di conoscenza superiore, come afferma Lev Vygotskij. ed che è meglio sorvolare sugli atteggiamenti di conformismo notati.
Nel concludere desidero enumerare a mo’ di promemoria gli aspetti positivi, i vantaggi, le opportunità che l’iniziativa promette:
- geografia umana a portata di mano attraverso la visione di spazi, territori, paesaggi, persone, cibo…
- sbocchi creativi, nuove idee, analisi e proposte migliorative, visioni insolite
- impagabile piacere intellettuale derivante dall’apprendimento o dalla conoscenza di qualcosa di nuovo.