Con la sessione 5 si conclude il seminario gratuito online Licenze open content per gli educatori e studenti che vogliono saperne di più sulle risorse educative aperte, diritti d’autore e licenze Creative Commons.
La domanda sottesa all’intera sessione è «Quale licenza devo usare per le risorse educative aperte che ho creato?»
Anche in questa occasione ritengo opportuno segnalare, per un celere recupero, le risorse per lavorare:
- Video – Frances Ferreira
- Introduzione
- Le libertà fondamentali
- La Free definizione Opere Culturali
- FCW ha approvato le licenze
- Tecnologia problemi
Ho affido a un tweet il mio messaggio per Ferreira Frances per condividere un pensiero: la mia preferenza va alla lettura rispetto alla visione di un video del quale gradisco la trascrizione del testo. Con il tweet ho voluto portare a compimento un compito e contemporaneamente evidenziare quella che sembra essere una disattenzione generalizzata. In questo seminario l’uso dei video è stato generoso e, data l’assenza di qualsivoglia trascrizione del testo , è da dedurre che sia dato per scontato che la soluzione adottata sia accessibile a tutti.
Fra le risorse ho apprezzato specialmente l’introduzione volta a fornire le informazioni agli educatori e le istituzioni educative con le quali sipossono prendere decisioni consapevoli al momento di scegliere le licenze contenuto aperto. Non sono proposte ricette preconfezionate nè indicati i criteri per decidere; la soluzione adottata è affidata ad alcune domande con le quali l’autore è invitato a immaginare l’uso del proprio lavoro; a pensare ciò che gli utenti potranno fare con quel lavoro; a confrontarsi sull’accessibilità del lavoro a prescindere dal fatto che sia usato per scopi commerciali o non commerciali; a decidere se concedere o meno la possibilità di migliorare il proprio lavoro; a confrontarsi sulle condizioni di condivisione.
Interessante è risultata, a mio avvio, la discussione in ambito OER riguardante la questione della non-commerciale (NC) restrizione. Ne propongo una sintesi.
Molti sostenitori della cultura libera citano i principi di libertà di espressione (articolo19) e i diritti alla remunerazione equa e soddisfacente (articolo 23) Dichiarazione Universale dei Diritti Umani delle Nazioni Unite come una ragione per non escludere il diritto di guadagnarsi da vivere attraverso OER. Altri sostenitori dell’istruzione gratuita sostengono che i fenomeni di «conversion, and enclosure» garantiscono l’inclusione di carattere non commerciale della restrizione (si veda ad esempio Downes 2011) . Per conversione è da intendersi l’appropriazione da parte dei fornitori commerciali del contenuto gratuito e aperto e delle risorse L’intento di questi fornitori è quello di ottenere ciò che si può trovare gratuitamente per convertirlo in un vantaggio commerciale. Dopo aver creato un prodotto commerciale, il provider trova che oggi la sua concorrenza principale deriva dall’originale alternativa non-commerciale . Quindi, è necessario rendere l’accesso alla originale non commerciale sorgente più difficile, se non impossibile.
Non resta che esprimere una valutazione critica del seminario e dei risultati raggiunti, tenendo conto degli aspetti positivi e negativi.
Attraverso il seminario ho sviluppato la mia conoscenza su entrambi gli ambiti, OER e Licenze Creative Commons; sono convinta che gli organizzatori possano dirsi soddisfatti sia della qualità della proposta che dei risultati raggiunti. Reputo rilevanti sia le risorse che i materiali forniti; ho trovato chiare le istruzioni per le attività formative interessanti le attività di apprendimento. La maggiore difficoltà, per altro già segnalata, è riconducibile all’assenza della trascrizione dei video riconosco però che c’è un’unica eccezione rappresentata da Downes al quale riconosco sensibilità e coerenza.
Ho avuto modo di evidenziare nel post dedicato alla prima sessione di #OCL4Ed la mia interazione con gli altri corsisti producendo messaggi microblog in lingua inglese (ed è stata per me una conquista), leggendo spesso e seguendo i messaggi di microblog dei partecipanti, inserendo qualche breve intervento nei forum di Moodle.
La tecnologia preferita per accedere ai materiali didattici è stata WikiEducator; per orientarmi mi sono avvalsa di Ask OERu la comunità sviluppata sul forum e articolata in domande risposte, all’inizio del corso, prima del suo effettivo avvio.
Non sono interessata al rilascio di un attestato di partecipazione ma mi farebbe piacere se esistesse l’opzione di un distintivo rilasciato dalla Fondazione OER da visualizzare sul mio sito web.
Raccomando ad altri senza riserve il workshop OCL4Ed che verrà primaa poi riproposto.