#ETMOOC Considerazioni finali

#ETMOOC 2013 è arrivato a destinazione, è giunto il momento di fare un bilancio dell’esperienza complessiva valutando gli apprendimenti e riflettendo su quanto è stato particolarmente significativo.

La prima considerazione riguarda l’atteggiamento che ho avuto nei confronti di questo mooc. Rispetto ai precedenti ritengo di aver agito con maggiore indipendenza avendo convogliato l’attenzione principalmente verso quegli stimoli e quelle proposte che più mi hanno coinvolto, avendo permesso il perseguimento degli obiettivi inizialmente individuati e, al contempo, e  le opportunità  di un apprendimento generato dalle immancabili sorprese che un cMooc solitamente riserva.

Digital storytelling e mushaps hanno creato circostanze favorevoli e immediate per un mio avvicinamento alla Visual Literacy. Compresi le implicazioni e il raggio d’azione dell’alfabetizzazione visiva, ho potuto integrare #etmooc con #1 pic a day 2013 e impadronirmi un po’ di più del software con cui realizzare mappe VUE.  Anche l’apprendimento della lingua inglese, con cui sempre più spesso commento le foto del gruppo su Flickr, ne ha beneficiato.

Ho rivolto un’attenzione particolare alla situazione italiana in questo sollecitata anche dalle concomitanti elezioni politiche mentre approfondivo il tema del Digital Citizenship. È stata per me un’occasione di lettura più approfondita della realtà del mio Paese attraverso i collegamenti che sono riuscita a operare, azione  che non sempre mi è stata possibile in circostanze simili.

Sono venuta a conoscenza di iniziative che considero davvero originali, una riguarda Decoro Urbano, uno strumento gratuito per una cittadinanza attiva; provvederò quanto prima a scaricare l’applicazione sul mio htc sensation in modo da averla a portatat di mano nel corso delle mie passeggiate con Ginevra, la mia nuova cagnolina. L’altra iniziativa riguarda Cittadinanza Digitale «il progetto del Comune di Venezia per consentire l’accesso alla rete tramite gli hot-spot pubblici e ai servizi online», una risorsa da avere sempre a disposizione viste le informazioni di cui è portatrice.

Fra gli strumenti segnalati ho privilegiato Storify, lo stimolante servizio di rete sociale che consente di creare storie o timeline usando i social media come Twitter e Facebook, con esso ho realizzato due storie a) Digital divide b) Le librerie di qualità di Fahrenheit. Credo che lo userò ancora.

Al momento attuale è ancora in situazione di stallo la mia esperienza con Popcorn Maker, tuttavia conto di avvicinarmi quanto prima a questo, nuovo per me, strumento; c’è poi il proposito, in fase di studio, di collegare fra loro le mappe Vue finora realizzate

Voglio ricordare infine le persone con cui sono in contatto, ma non con la frequenza  che vorrei, dalle quali ho ricevuto, e forse dato, supporto e incoraggiamento con i loro/miei feedback,  con le loro/mie proposte e con le loro/mie osservazioni. Sono diventate non solo virtuali ma reali amici,  che intendo seguire attraverso i blog e i social network, per dare continuità allo scambio e alla conoscenza reciproca.

Grazie.

ETMOOC Collage

 

 

 

 

 

 

#1Pic a day. Lettura del paesaggio naturale, urbano, interiore.

Il desiderio di scoprire, la voglia di emozionare, il gusto di catturare, tre concetti che riassumono l’arte della fotografia. (Helmut Newton)

In coerenza con quanto anticipato nel post del 14/01/2013 prendo in esame l’attività registrata nel gruppo. L’osservazione immediatamente  visibile riguarda il numero delle fotografie che risulta più che raddoppiato, essendo passato da 470 a 1096 e un lieve incremento del numero dei suoi componenti, da 48 a 53.

Dalla lettura dei profili, dei commenti, delle didascalie e degli interventi nelle discussioni hanno origine in me  domande e  curiosità alle quali  trovo risposte in modi diversi:

  • seguendo le soluzioni adottate dai colleghi del gruppo: è così che vengo a conoscenza di  PhotoGrid per create «a collage of local views from recent weeks»;
  • rilevando la soluzione adottata da Downes che per ottenere  immagini supplementari, rimanda ad altro set

Photos from the Grande-Digue Shoreline. More from this set here

  • frugando nelle faq  alla ricerca di informazioni sul filtro flickr di cui parla Nicki O’L nella didascalia a Memories of Venice;
  • accorgendomi, se ho ben interpreto, che c’è qualcuno che come me  è interessato ai simboli.

Sono sopraffatta dai ricordi del viaggio in Irlanda ,osservando la foto  Molly Malone at the GPO.

Mi diverto a catturare la cartina  riconoscendo una volta ancora l’efficacia dell’immagine visiva

cartina2 1 pic a day

Penso che il ricorso alla funzione di geolocalizzazione delle foto di flickr possa essere un’alternativa alla soluzione avanzata nel corso di una recente discussione  di inserire nel titolo o nel tag il nome della città o cittadina o paese,  per aggiungere un po ‘di significato e profondità all’intera collezione di immagini.

Staremo a vedere.

#etmooc…In chat

Avendo partecipato, a partire da PLENK 2010,  a Change.MOOC – Change: Education, Learning, and Technology!, LAK11 – Learning and Knowledge Analytics, CCK11 – Connectivism and Connective Knowledge  – Mobi-MOOC, mi considero una veterana di corsi connettivisti e i post di questo blog ne sono la narrazone.

Non sono mancate altre esperienze d’apprendimento online di cui ho sempre tenuto traccia; molti dei temi proposti in etmooc, perciò, mi sono familiari, tuttavia sono convinta che essere parte di questa articolata conversazione mi permetta di ritornare su aspetti e /o elementi sui quali, in passato, non ho dedicato tempo sufficiente per un’efficace assimilazione  e, al contempo, di incontrare nuovi stimoli.

Il punto di osservazione da cui ho osservato in questa occasione è costituito dalla prima sessione Blackboard Collaborate del 15 gennaio u.s. avvalendomi della registrazione qui reperibile.

In questo posto ho ritrovato nomi noti: Couros e Cormier, già facilitatori in change11, A. Levine insegnante Ds106 e Jim Stauffer un corsista PLENK2010 al quale va la mia gratitudine per il commento, uno dei primi, a un mio post che mi fece sperimentare l’effetto di un feedback.

Il senso di familiarità  ad alto valore emotivo provato è incontestabile.

Ho annotato di seguito definizioni, domande, osservazioni che mi hanno colpito.

  1. «Storytelling è la antica forma di creazione di senso … Tutti gli esseri umani sono collegati attraverso storie… È qualcosa di cui vogliamo essere parte…La gente ama le storie…L’esperienza umana è una narrazione»
  2. «Alfabetizzazione digitale implica la capacità di essere costantemente capaci di adattarsi alle tecnologie emergenti».
  3. Critica.«Perché si tende a pensare che  il termine sia connotato  negativamente?»
  4. «Gli studenti hanno bisogno di apprendere l’alfabetizzazione visiva ed elementi di progettazione»

Ignorando il significato di woot mi sono attivata per trovare una definizione: Definition of woot (British & World English) e Urban Dictionary: woot.

Ho scoperto che esiste

  • la tweechat
  • lo Storify un servizio di rete sociale che consente all’utente di creare storie o timeline usando i social media come Twitter , Youtube e Instagram.

Sono attratta da Storify e penso che mi darò da fare per approfondire l’argomento. Ma anche Visual Literacy merita la mia attenzione.